Io e Dio Una guida dei perplessi


Prezzo € 18,60
Garzanti Edizioni
Libro - Pagine 488
Formato: 14x21
Anno: 2011

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"Ma che cos'è vero, alla fine, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere a questa domanda significa parlare di Dio." Io e Dio di Vito Mancuso ruota intorno a questa domanda: una domanda intima, personale, che però coinvolge l'intera umanità, e dunque ciascuno di noi. In questo senso, per ogni uomo che viene sulla terra, cristiano o no, la partita della vita è sempre tra io e Dio
. Tuttavia oggi tenere insieme un retto pensiero di Dio e un retto pensiero del mondo è molto difficile: così qualcuno sceglie Dio per disprezzo del mondo, qualcun altro sceglie il mondo per noia di Dio, mentre molti non scelgono né l'uno né l'altro, forse perché non avvertono più quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava "fame e sete di giustizia".
In pagine ricche di dottrina e di passione per la verità, Vito Mancuso spiega e condivide le ragioni della sua fede in Dio. È un percorso in cui non mancano puntate polemiche, basato su un'ampia riflessione, che supera di slancio la strettoia tra due posizioni in apparenza contrapposte, che negano entrambe la nostra libertà individuale: da un lato l'autoritarismo delle gerarchie religiose, dall'altro uno scientismo ateo e semplicistico.
Ma una civiltà senza religione, o con una religione senza cultura, argomenta Vito Mancuso, perde inevitabilmente la propria coesione interna, schiacciata su una sola dimensione, in balia di un egoismo molto prossimo al cinismo o alla disperazione.
Quando si parla del rapporto con Dio, fede, incredulità, dedizione e perplessità sono parole d’ordine per descrivere l’animo umano al cospetto della religione. Il filosofo e teologo Vito Mancuso ci conduce al di là del dogmatismo della Chiesa e cerca di riportare le pecorelle, smarrite tra nuvole di dubbi, verso il Vangelo e quindi verso Dio.
Se, per essere strenuamente fedeli alla tradizione della Chiesa, si rifiuta di evolvere, si finisce – secondo Mancuso – verso l’infedeltà all’autentica logica evangelica. Solo trasformandosi, il cristianesimo può ritornare a essere Vangelo e quindi autentica parola del Signore. Secondo il teologo, oggi più che in passato, bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, e Dio è molto al di là della dottrina stabilita e decisa dal potere ecclesiastico.
Si potrebbe definire questa teoria una piccola rivoluzione nel pensiero comunemente accettato della religione cattolica, ma Mancuso cerca comunque di ricondurre il discorso e la società verso Dio. Lo fa stravolgendo i cardini comunemente dichiarati dalla chiesa su contraccezione, fecondazione assistita e cellule staminali.
L’anima esiste? E’ una domanda che, se ci si ferma a riflettere, può condurre il pensiero a nuovi e strabilianti orizzonti. Questo libro ci conduce nei meandri di questi labirinti filosofici e teologici e ci spinge, oltre che a porre domande, a fornirci delle risposte. Il legame con Dio, o almeno con la religione, invade più di quello che si possa pensare la nostra vita quotidiana, il nostro vivere fianco a fianco con gli altri.
Vito Mancuso riconduce il fedele o l’ateo e agnostico ad una visione più umana, più palpabile del concetto di divinità e di religione, tralasciando appositamente Chiesa, potere e dogma. Salvezza o perdizione non esistono, ma esiste, in Io e Dio, la salvezza della propria vita quotidiana, la conduzione normale delle esistenze terrene e, perché no, anche ultraterrene.

Vito Mancuso insegna teologia presso la facoltà di Filosofia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Collabora con «la Repubblica»




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